Eterosessuale. Decisamente eterosessuale.
Amo gli
uomini. Sono diversi da me, mi piacciono. Mi fanno ridere.
Trovo il loro
cervello interessante, m'incuriosisce la loro sfera interiore.
Mi
divertono.
Mi
divertono ‘prima’. Prima di frequentarli assiduamente.
Ho a che fare
con loro, ho avuto a che fare con alcuni di loro.
Sostanzialmente
eterogenei, avevano una caratteristica in comune: l'indecisione.
Ci sono
voluti anni per capire che non ero io quella dal carattere troppo forte.
Erano loro
quelli divorati dal dubbio, dall'incertezza, dall'insicurezza. Erano loro
quelli che vivevano in uno smarrimento, un'esitazione costante; una sorta di titubanza
esistenziale lunga giorni, settimane, mesi, anni! Inizialmente
pensavo fosse solo una fase di riflessione, una valutazione, una presa di
coscienza. No. Tentennavano in ogni scelta più o meno importante della vita
fino a restare immobili.
Il coraggio
delle azioni: lo diamo per scontato ma non lo è affatto.
Senza dubbio i
‘miei’ uomini sono pochi rispetto alla grande quantità esistente in natura ma la proporzione è sconfortante. Che peccato...
E che imbarazzo.
Per tutti gli
altri, gli Impavidi, la mia ammirazione.
Via
al calcolo delle probabilità.
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