Ho
appena finito di leggere il libro ‘Dove sono gli uomini?’. Sottotitolo ‘Perché
le donne sono rimaste sole?’. Simone Perotti ha scattato un’interessante fotografia:
uomini e donne fra i trenta e i cinquant’anni, oggigiorno, quali i rapporti,
quali le dinamiche. Pare che le donne si siano evolute, raggiungendo piena
autonomia e consapevolezza mentre gli uomini si siano fermati, smarriti di
fronte a tale cambiamento, rifuggendo il confronto: quasi un vero e proprio
abbandono.
L’autore
è consapevole di non aver avanzato alcuna proposta di soluzione ma tentato
un’analisi, raccolto testimonianze, ascoltato storie. Di donne soprattutto. E
in quelle storie mi ci sono ritrovata, parecchio.
Me,
il microcosmo, me un macrocosmo.
Noi
donne cosa siamo e cosa siamo diventate? Gli uomini sono davvero impauriti,
smarriti, immobili? Sono davvero eterni bambini? Se noi donne siamo così forti,
autonome, potenti, perché non ci fermiamo e troviamo una soluzione?
Ladies!
Credo che tocchi proprio a noi. Sta a noi analizzare, progettare, organizzare,
creare, attuare, fissando l’obiettivo: tentare di riacciuffare questi nostri
uomini, affiancarli, incoraggiarli, rassicurarli, prenderli per mano, fargli
capire che ci siamo e che vogliamo continuare il cammino insieme a loro.
Io
posso iniziare dalle piccole cose. Potrò iniziare quella sera che non so, in
cui lui suonerà alla porta a tarda ora, passo incerto, stanco, un po insicuro,
cercherà i miei occhi ed il mio abbraccio.
Scusate donne-che-non-devono-chiedere-mai ma io lo accoglierò
sostenendolo, abbandonando il cinismo, scaldando l’impassibilità, perché in due
ci si tiene meglio, basta tenersi stretti.